cubes with codes tied together

Che cos’è un privacy coin?

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Obiettivi didattici: 

Alla fine di questo articolo avrai imparato: 

  1. La definizione di privacy coin 
  2. I meccanismi della privacy transazionale 
  3. Le privacy coin più diffuse 
  4. Le sfide etiche delle privacy coin 

Che cos’è una privacy coin? 

Una privacy coin è un tipo di criptovalute progettato per dare priorità alla privacy e all’anonimato dell’utente. Gli esempi più noti di privacy coin includono Monero, Zcash e Dash.

Le privacy coin sottolineano l'equivoco per cui si pensa che tutte le criptovalute siano anonime, mentre la maggior parte è pseudonima. 

Sebbene le transazioni in criptovaluta non contengono dati personali né indirizzi IP, il loro pseudonimato significa che le informazioni sul mittente o sul destinatario possono essere derivate dall’analisi dei dati sulle transazioni e sui pattern. 

Ad esempio, una transazione Bitcoin registra i seguenti dati sulla blockchain:

  • Hash/id della transazione
  • Indirizzo del mittente e del destinatario: mostrati sotto forma di stringa esadecimale a 34 caratteri 
  • Indirizzo dello scambio qualora vi sia un output di transazione non spesa (UTXO), essa viene reindirizzata all’indirizzo dello scambio 
  • Timestamp unix: l’orario in cui è stata inviata la transazione 
  • Importo: quanto denaro è stato inviato in BTC

Ora, ecco come queste informazioni possono essere utilizzate per attaccare la tua privacy.

Riutilizzo dell’indirizzo Riutilizzare lo stesso indirizzo Bitcoin lega tutte le tue transazioni sotto lo stesso dato. Nel corso del tempo ciò potrebbe rivelare i servizi che usi, poiché i registri online aggregano gli indirizzi Bitcoin noti. 

Se aggiungi un indirizzo Bitcoin ai tuoi profili social o al tuo blog, ad esempio come indirizzo di pagamento o per ricevere mance, ciò crea un’ulteriore associazione. Di conseguenza, terzi potrebbero individuare la tua identità tramite i tuoi canali social, le tue interazioni o i dati di registrazione di profili e domini.

Input-responsabilità comune – Se una transazione Bitcoin ha più di un input, è ragionevole supporre che tutti gli input abbiano la stessa identità. Questi input aggiuntivi potrebbero rivelare un quadro più ampio sulle tue transazioni, anche da una sola transazione.

KYC dello scambio Se invii o ricevi una transazione Bitcoin da un servizio centralizzato che richiede di verificare la tua identità (anche noto come KYC, Know Your Customer) lo scambio può collegare la tua identità alla cronologia delle tue transazioni. Alcuni scambi ti chiederanno anche informazioni sui tuoi indirizzi di prelievo per rispettare le normative di legge antiriciclaggio.

Impronta digitale del portafoglio – Alcuni portafogli gestiscono le transazioni in modo distinto, per una panoramica più chiara dello storico delle tue transazioni. 

Analisi della blockchain 

Esiste un intero settore dedicato al monitoraggio delle transazioni e allo sviluppo di dati di intelligence sui percorsi e le connessioni delle transazioni nella blockchain. Le aziende in questo ambito vendono i propri servizi a governi, forze dell’ordine e società basate su blockchain. 

Le piattaforme di dati blockchain utilizzano strumenti su misura per ricavare l’identità dei titolari degli indirizzi. Le piattaforme combinano dati sulle transazioni con comuni tecniche di scienza dei dati e modelli sviluppati internamente.

Sebbene le analisi della blockchain siano principalmente un modo per tutelarsi dalle attività illecite, come riciclaggio di denaro e hacking, per loro natura erodono comunque la privacy delle criptovalute. 

Design delle privacy coin 

Poiché l’anonimato non è una caratteristica intrinseca delle transazioni su blockchain, le privacy coins sono state pensate per soddisfare questa esigenza. Queste coin hanno diverse caratteristiche progettuali per censurare o rimuovere i dati delle transazioni che possono compromettere la privacy del mittente o del destinatario, come:

Firme ad anello: Consentono a un gruppo di utenti di firmare una transazione insieme, rendendo così difficile risalire all’utente che l’ha avviata.

Indirizzi “stealth”: Consentono agli utenti di creare indirizzi unici e temporanei per ogni transazione, rendendo difficile a terzi esterni collegare una transazione a un determinato utente.

Transazioni riservate: Consentono di nascondere al pubblico l’importo della transazione, aggiungendo uno strato extra di privacy.

Mix di coin: Coin miste da diversi utenti vengono unite in modo da rendere difficile risalire alla sorgente originale delle diverse coin. 

Privacy coin più diffuse 

Esistono centinaia di privacy coin che integrano una combinazione di funzionalità progettate per aumentare la privacy, ma la loro capitalizzazione di mercato totale e il volume di trading rappresentano meno dell’1% sul complesso. Vediamo i dettaglio qualcuna delle privacy coin più diffuse: Monero, Zcash e Dash.

Monero (XMR) 

Lanciata nel 2014, Monero è una criptovaluta decentralizzata e open source progettata per garantire la privacy come impostazione predefinita. Questa coin utilizza una combinazione di firme ad anello, indirizzi “stealth” e transazioni riservate per massimizzare la privacy delle sue transazioni e renderle più difficili da tracciare.

L’Internal Revenue Service statunitense ha offerto una ricompensa di 625.000 € per chiunque riuscisse a decifrare le transazioni Monero. Due contratti sono stati assegnati a Chainalysis e una società informatica del Texas, Integra FEC.

Zcash (ZEC) 

Zcash è stata lanciata nel 2016. Basato sul protocollo Bitcoin, ZEC ha alcune funzionalità opzionali per la privacy integrate note come (Zero-Knowledge Succinct Non-Interactive Argument of Knowledge). 

Gli utenti Zcash possono fare leva sugli indirizzi trasparenti o sulla funzione zk-SNARK per riparare gli indirizzi e nascondere i dettagli su mittente, ricevente e transazione. Il lato negativo degli zk-SNARK è la potenza computazionale aggiuntiva che richiedono, e che rende più lente le transazioni.

Dash (DASH) 

Come Zcash, anche DASH è una popolare criptovaluta che offre la privacy come funzione aggiuntiva anziché standard.

DASH ha una funzionalità integrata per mescolare i coin denominata PrivateSend. PrivateSend consente a diversi utenti di mescolare le proprie coin, rendendo le transazioni più private e meno tracciabili. La funzione impiega una versione modificata di un popolare protocollo, CoinJoin, che mescola diversi input e output. Altri popolari portafogli come Wasabi e Samurai utilizzano lo stesso protocollo.

L’etica delle privacy coin 

L’uso delle privacy coin divide la comunità delle blockchain. Alcuni ritengono che la privacy sia un diritto umano fondamentale che le criptovalute dovrebbero tutelare al massimo, mentre altri pensano che la privacy non possa costare il rischio di proteggere anche i malintenzionati.

Nel 2018 la Corea del Sud ha proibito il trading con le privacy coin, mentre il Giappone ne ha direttamente vietato l’uso in generale. Nel 2020 gli scambi australiani hanno iniziato a togliere le privacy coin dai listini.

Allo stesso tempo, altre normative internazionali sui trasferimenti di denaro hanno messo una crescente pressione sulle privacy coin. Fra queste, le direttive antiriciclaggio dell’Unione europea e le linee guida internazionali della Financial Action Task Force (FATF), un supervisore globale che si occupa di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. 

La pressione normativa sulle privacy coin è aumentata, ma un divieto assoluto è impossibile: la scelta rimane agli utenti e agli sviluppatori. Alcune coin hanno ridotto le proprie funzionalità di protezione della privacy, soprattutto Dash, che originariamente si chiamava Darkcoin prima del rebranding avvenuto in marzo 2015.

È innegabile che i criminali preferiscano le privacy coin. Eppure, le attività illecite rappresentano una quantità minima dell’attività globale, e le privacy coin hanno diversi casi d’uso perfettamente legittimi. Sostenere che dovrebbero essere proibite è un po’ come sostenere che bisognerebbe chiudere Internet perché facilita alcuni comportamenti criminali.

La battaglia continua, sebbene il crescente ritmo delle normative e degli interventi di legge sta creando limiti sempre più netti. Le sanzioni statunitensi comminate in agosto 2021 a Tornado Cash, un popolare servizio di mixing Ethereum, seguite dall'arresto nei Paesi Bassi di uno degli sviluppatori del progetto, hanno alzato la posta in gioco nella guerra per la privacy delle transazioni cripto.

Che cosa sono le privacy coin? Una sintesi 

Una privacy coin è un tipo di criptovalute progettato per dare priorità alla privacy e all’anonimato dell’utente. 

L’idea che le criptovalute siano anonime è un equivoco: la maggior parte sono pseudonime. 

I dettagli delle transazioni cripto possono contenere informazioni sul mittente o il destinatario, fino a rivelarne potenzialmente l’identità, soprattutto in questi casi: 

  • Riutilizzo degli indirizzi 

  • Input-responsabilità comune 

  • KYC degli scambi 

Le privacy coin hanno alcune delle seguenti funzionalità:

  • Firme ad anello 

  • Indirizzi “stealth” 

  • Transazioni riservate 

  • Mix di coin