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Che cosa sono le criptovalute?

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Obiettivi didattici: 

Alla fine di questo articolo avrai imparato:

1. Che cosa sono le criptovalute
2. La differenza fra criptovalute come i Bitcoin e le valute emesse dai governi (fiat)
3. La distinzione fra criptovalute e blockchain
4. In termini semplici, come funzionano le criptovalute  

Che cosa sono le criptovalute?  

Le criptovalute sono una nuova forma di valore digitale protette da crittografia anziché da un’autorità finanziaria centrale. La crittografia è un metodo di protezione dei dati tramite complessi codici per garantire che soltanto il destinatario desiderato possa accedere ai dati. Ciò spiega la radice stessa del termine “criptovalute”, che combina crittografia e valute.

Le transazioni sono registrate su libri contabili digitali denominati blockchain e condivise su una rete di computer, anziché un database bancario centrale, una qualità descritta come decentralizzazione

L’indipendenza dalla manipolazione che la decentralizzazione garantisce alle criptovalute è una delle loro caratteristiche principali. Esploreremo tutti i vantaggi delle criptovalute qui sotto, insieme ai loro limiti e alle difficoltà di stabilirne il valore potenziale. 

Bitcoin: la prima criptovaluta 

Bitcoin è stata la prima criptovaluta. È stata creata da una persona o gruppo di persone sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. In ottobre 2008, Satoshi pubblicò il Bitcoin Whitepaper per spiegarne il funzionamento.  

Bitcoin è anche il nome del sistema basato su blockchain che crea e supporta i bitcoin, la sua criptovaluta. 

La distinzione fra le unità di denaro digitale e la blockchain che le supporta viene spesso riassunta nel termine criptovaluta, o ‘cripto’. Il termine ‘cripto’ viene usato come termine-ombrello per il crescente ecosistema di aziende e servizi che si muovono in questo spazio. 

In questo articolo illustreremo il modo in cui i due componenti, unità di criptovaluta e blockchain, collaborano fra loro per dare alle criptovalute le loro caratteristiche distintive. Inoltre, approfondiremo la provenienza del valore delle criptovalute. 

Un confronto fra criptovalute e denaro esistente 

Per spiegare come funzionano le criptovalute, immaginiamo che Alice si affidi alla sua banca per inviare 20 £ a Bob e confrontiamo questo scenario con lo stesso processo, ma usando una criptovaluta come i bitcoin.

Come funzionano le transazioni bancarie

Alice userà probabilmente un’app bancaria sul suo smartphone per creare una transazione con le coordinate fornite da Bob, alcune delle quali personali, che identificano il suo conto bancario. 

Le banche di Alice e di Bob svolgeranno alcuni controlli per assicurare che le transazioni siano valide e non infrangano regole. Questo processo può richiedere tempo ed essere soggetto a commissioni, soprattutto se Alice e Bob risiedono in Paesi diversi.

Alice può usare metodi di pagamento alternativi offerti dalla sua banca per inviare a Bob i 20 £, ma i processi alla base sono essenzialmente gli stessi, con restrizioni, regole e un controllo centralizzato.

Questo sistema centralizzato è noto come denaro fiat,un termine che fa riferimento al potere che hanno i governi di controllare la fornitura di denaro e gli usi che ne vengono fatti.  

Come funzionano le transazioni in criptovaluta 

Alice potrebbe usare le criptovalute per inviare a Bob l’equivalente di 20 £ in valore digitale seguendo passaggi simili. Ma i processi alla base sarebbero diversi.

Usando Bitcoin come esempio, Alice potrebbe usare un’app sul suo telefono, ovvero un portafoglio Bitcoin. Dopo aver aperto il suo portafoglio bitcoin, Alice inserirà l’indirizzo bitcoin di Bob, una lunga stringa di lettere e numeri, anziché le sue coordinate bancarie.

Il transito dei bitcoin da Alice a Bob non è gestito da un sistema centrale: una rete di utenti indipendenti concordano all’unanimità su quanti bitcoin ha inviato Alice a Bob, e i nuovi saldi di entrambi vengono registrati in un libro contabile condiviso denominato blockchain.  

Regole per i pagamenti 

Questo processo di raggiungimento di un accordo sull’invio di 20 £ in bitcoin da Alice a Bob prevede che la rete segua alcune regole condivise su come funziona la rete Bitcoin. 

Queste regole sono definite in una stringa di software denominata Protocollo Bitcoin. La decentralizzazione protegge il Protocollo Bitcoin dalle modifiche, eccetto quelle per accordo di maggioranza. 

Approvazione delle transazioni 

Il Protocollo Bitcoin prevede che Alice fornisca un codice crittografico valido (come una password) per dimostrare che gestisce un indirizzo bitcoin con abbastanza unità da inviare a Bob.  

Raggiungere un accordo 

Il compito dei membri della rete (Nodi) è restare in ascolto per individuare nuove transazioni, come quella da Alice a Bob, riunirle in blocchi e concordare sul fatto che Alice abbia seguito le regole e fornito il codice corretto. Il nuovo blocco viene quindi aggiunto alla catena di blocchi esistente.

Questo processo di accordo è noto come meccanismo di consenso. I meccanismi di consenso differiscono a seconda delle blockchain, dando caratteristiche uniche alle diverse criptovalute che supportano. Ciò spiega in parte perché esistano così tante criptovalute e, come spiegheremo di seguito, perché i loro valori differiscono. 

Esempi di meccanismi di consenso 

Il meccanismo di consenso dei bitcoin è chiamato proof-of-work perché si basa su specifici tipi di nodi denominati “minatori” (miner). I miner devono dimostrare di aver svolto abbastanza lavoro da meritare il diritto di aggiornare i dettagli delle nuove transazioni, come quelle fra Alice e Bob, e aggiungerle sulla blockchain. 

Il lavoro dei “minatori”, contrariamente a quanto potrebbe suggerire il nome, non prevede scavi. Piuttosto, è un’attività che riguarda la ricerca di soluzioni per un puzzle matematico decisamente complesso. L’impegno e il lavoro che richiede la risoluzione di questo puzzle garantisce la precisione e l’integrità delle transazioni, e in cambio, i miner ricevono un premio in nuovi bitcoin emessi. 

Il mining è l’unico modo in cui il sistema genera nuovi bitcoin: una differenza chiave con il sistema fiat, dove le banche centrali decidono autonomamente sulla fornitura di denaro.

Esistono diversi tipi di blockchain. Ogni tipo ha un approccio diverso al consenso, ma tutte sono focalizzate sull’operare senza un punto di vulnerabilità centrale. 

Un altro esempio è il Proof-of-Stake, il meccanismo di consenso utilizzato da Ethereum. Il Proof-of-Stake offre diversi casi d’uso oltre all’invio di pagamenti digitali, ed è per questo che la definizione di criptovalute che abbiamo dato all’inizio fa riferimento all’invio di valore digitale, non solo denaro. 

Ethereum e altri casi d’uso delle criptovalute 

Lanciato nel 2015, Ethereum supporta una criptovaluta denominata ether. Ether può essere usata come denaro digitale, ma anche per pagare il noleggio di potenza di calcolo decentralizzata da Ethereum (un po’ come l’uso di server cloud remoti, come Amazon Web Services)

La potenza computazionale di Ethereum (Ethereum Virtual Machine, EVM) può supportare qualsiasi Smart Contract, ovvero qualsiasi servizio che possa essere codificato sotto forma di istruzione.  

La bellezza di Ethereum è che, a differenza di Amazon, Google o Apple, non è un servizio chiuso. Le applicazioni decentralizzate che supporta, spesso abbreviate in dApp, possono includere:

  • Creare e scambiare token non fungibili (NFT)
  • Applicazioni DeFi per prestare o prendere in prestito denaro
  • Gaming, metaverso o gioco d’azzardo

In questi casi d’uso ether è l’unità di valuta all’interno dell’applicazione, e la transazione viene saldata sulla blockchain Ethereum. 

Una delle funzioni intelligenti che supporta Ethereum è la creazione di criptovalute distinte con identità e forniture separate. Purché queste criptovalute seguano alcuni standard condivisi, Ethereum fungerà da livello di pagamento, addebitando commissioni per l’elaborazione delle transazioni. Un esempio è Shiba Inu, una criptovaluta ispirata al celebre cane dei meme e costruita su Ethereum.

Ethereum è solo un tipo di blockchain che offre questo servizio, ce ne sono molti altri come Solana, Avalanche o Binance Smart Chain. Ciascuno supporta la propria criptovaluta per pagare la potenza di calcolo, ma anche valute personalizzate e dApp.

Che cosa sono le criptovalute? Una sintesi 

Le criptovalute sono una nuova forma di valore digitale protette da crittografia anziché da un’autorità finanziaria centrale. 

Le transazioni sono registrate su libri contabili digitali denominati blockchain tramite una rete di computer, ovvero decentralizzate

Bitcoin è stata la prima criptovaluta. Lanciata nel 2009, segue alcune regole note come Protocollo Bitcoin. L’esecuzione di una transazione in bitcoin richiede l’uso di un codice crittografico, come una password. 

Le transazioni eseguite correttamente vengono registrate in un blocco di dati, che va ad aggiungersi alla blockchain dei bitcoin.

Affinché la rete rimanga decentralizzata ma possa concordare sullo stato e sulla precisione dei saldi bitcoin, alcuni partecipanti speciali denominati miner seguono un metodo di consenso noto come proof-of-work. I miner utilizzano energia computazionale per competere in una lotteria, ogni dieci minuti, in cui il vincitore viene premiato con dei bitcoin.

Lanciato nel 2015, Ethereum supporta una criptovaluta denominata ether. Gli ether possono essere usati come moneta digitale ma anche come metodo per pagare il noleggio di potenza computazionale decentralizzata da Ethereum.

Ethereum supporta le applicazioni decentralizzate (dApp). Puoi usare le dApp in un’ampia gamma di aree fra cui:

  • Creare e scambiare token non fungibili (NFT)
  • Prestare o prendere in prestito criptovalute
  • Giocare e scommettere nel metaverso

Ethereum supporta anche la creazione di criptovalute distinte con identità e forniture separate. Queste criptovalute devono seguire alcuni standard concordati denominati ERC-20.